E poi succede:
qualcuno che si sente particolarmente solo, un giorno fa un sogno a cui si unisce qualcun altro, molteplici persone con la stessa abilità di legarsi in una catena di fatalità, mano nella mano, sogno nel sogno. Immagini dipinte col pensiero che, fuse ad incastro, creano le radici dell'Isola e le danno vita con gambe e braccia, anima e cuore. Un soffio di polvere onirica nel vento.
Loro non sono Dei o folli mitomani, sono Circensi, esseri spettacolari che hanno bisogno di tenere in vita il Creato usando persone speciali con poteri particolari che si trovano fra la gente comune; li vogliono per consumarli, per sfruttarne le emozioni che questi artisti hanno da tempo dimenticato, vdesiderano studiarne le sfacettature sotto una lente d'ingrandimento come si farebbe con un diamente raro o un animale esotico.
L'universo alternativo creato dalle teste dei Sognatori si estende, immenso, eterno, scivola via su scalini di cristallo che lo collegano e si articola in tre ambienti: una prima parte che vibra nel cielo selvaggio, velato di nuvole bianche come panna montata - il posto adatto di chi si ciba delle vertigini e vuole sentire sulla pelle il brivido dell'avventura, quella scintilla di coraggio che riempie le vene e permette di affrontare centinaia di pericoli. Una seconda per tutti coloro che hanno i piedi per terra e preferiscono le gioie del Circo e la pericolosità del Carnevale perenne che fa sorridere e trasforma in saltimbanco il suo plotone di pagliacci. Un ultimo posto, macchiato di peccato che sprofonda nelle misteriose oscurità marine, ritrovo per dannati dal cuore di scaglie e giocatori d'azzardo capaci di mettere in palio anche le mutande.
Vuoi venire anche tu?
Vuoi vedere con i tuoi occhi l'Incanto? Vuoi?
Allora guarda nella fessura della posta o sbircia fuori dalla porta, mettiti a letto e chiudi gli occhi. Sogna il modo in cui vuoi arrivare: a cavallo o fluttuando nell'aria libero come una farfalla, a piedi o a bordo di un sottomarino. Giungere in questa terra è facilissimo, l'unico problema è che l'amerai a tal punto da non voler più desiderare di andartene.
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E poi succede:
